Pietra Magica Pietra – Fiaba Africana per ridere ma anche per celebrare i valori dell’amicizia, della solidarietà, della fiducia
MONASTERO DEI BENEDETTINI / PIAZZA DANTE, 32 CATANIA (CT)
Dentro un teatrino da campo costruito sotto le maestose fronde dei Ficus, da martedì 29 maggio va in scena “Pietra Magica Pietra”.
Attori e pupazzi vivono insieme ai bambini un racconto coinvolgente, carico di magia e divertimento.Una fiaba africana per ridere ma anche per celebrare i valori dell’amicizia, della solidarietà, della fiducia. Un’esperienza ricca di emozioni contrastanti che ci trasporta in una cultura solo apparentemente lontana.
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PIETRA, MAGICA PIETRA
Spettacolo teatrale per 3 attori e 15 pupazzi di Pamela Toscano Alla periferia di un grande centro abitato, in una variopinta baraccopoli, alcuni bambini cominciano a scomparire. Due ragazzini, Gogo e Tembi, amici fraterni, riusciranno a trovare i colpevoli: con l’aiuto di animali parlanti, strane magie e molto coraggio, sconfiggeranno il Malvagio che si nutre della paura e del pianto. Un incantesimo che si dissolve di fronte alla fiducia e all’entusiasmo, la prepotenza e la cattiveria sopraffatti dal gioco e dalla forza della fantasia. La storia è tratta dalla tradizione dei racconti orali dell’Africa Sub-Sahariana, se ne rintracciano molte varianti in Camerun, Burkina e Senegal, ma in questa versione riadattata la città di Pola diventa un luogo metaforico: la trama con i suoi curiosi personaggi, potrebbe prendere vita in una delle ormai diffusissime aree suburbane del mondo in cui tradizione e modernità creano contrasti sempre più eclatanti. Per questa ragione “Pietra, Magica Pietra” è un racconto a più livelli. L’interazione di pupazzi e attori svela la possibilità di riscoprire giochi antichi fatti di oggetti trovati o fatti a mano, fantasia pura e voglia di raccontare storie, con un’attenzione particolare a una società multirazziale in cui la diversità sia un valore. Una società in cui un posto speciale è occupato anche dagli animali, portatori di consigli e sostegno per chi è in grado di ascoltarli, tanto da riuscire a trasformare i comportamenti abituali di prepotenza e sopraffazione, in collaborazione e appoggio reciproco. Il tutto condito da un pizzico di magia, quella della memoria e delle tradizioni, la magia della natura e della gioia. In questa fiaba moderna, il mondo non è roseo, esistono il dolore concreto e palpabile della povertà e della violenza, per questo anche i valori positivi risultano concreti e verosimili, la magia non è un potere astratto e irraggiungibile, piuttosto è frutto dell’amore che sa ancora riconoscere la meraviglia della semplicità: una piccola pietra può rompere un potente incantesimo. Un teatrino costruito con materiali poveri mostra la baraccopoli, la strada, la scuola, la ferrovia, gli interni sbilenchi delle case, i tre attori muovono e parlano i pupazzi, fatti a mano, rimanendo sempre visibili ai bambini, coinvolgendoli nella storia, in un’atmosfera familiare e intima che sfrutta al massimo il virtuosismo degli artisti e la poesia del racconto senza effetti speciali, senza trucchi. Lo spettacolo ha una durata di circa un’ora, si rivolge a bambini tra i quattro e i dieci anni che assisteranno allo spettacolo seduti a terra su cuscini e tappeti. È prevista anche la partecipazione degli adulti, accompagnatori dei bambini, che saranno seduti sulle sedie. Attori e pupazzi vivono insieme ai bambini un racconto coinvolgente, carico di magia e divertimento. Una storia africana per ridere ma anche per celebrare i valori dell’amicizia, della solidarietà, della fiducia. Un’esperienza ricca di emozioni contrastanti che ci trasporta in una cultura solo apparentemente lontana. |